giovedì 8 marzo 2012

Esplorazione Speleosubacquea Grotta Burritta, Noto (Sr)

La Grotta Burritta, esplorata e rilevata dal Gruppo Speleologico Ugo Lago di Noto negli anni 80 si apre alla base del fianco N di Cava Testa dell'Acqua, proprio nel punto in cui quest'ultima si incontra con la ripida scalinata in pietra della regia trazzera che attraversa l'omonima contrada.
Si tratta di una risorgenza Carsica le cui acque vanno a confluire nel fiume Manghisi.
Dopo aver percorso circa 30 mt di condotto meandriforme, ci si arresta dinanzi al sifone terminale (almeno per adesso).
Quest'ultimo, percorso sino a -8 mt dallo speleosub G.Sottosanti nel 1992, si presenta di forma quasi circolare e il suo diametro è di circa 2 mt. Al fondo e sulle pareti non vi sono accumuli di fango, solo sassi.
Ciò basta ad accendere la nostra fantasia, ma soprattutto accende la curiosità del nostro speleosub: Riccardo Leonardi.
In men che non si dica ci ri-trasformiamo in speleo-sherpa e con la collaborazione del Centro Speleologico Etneo diamo supporto a Riccardo e al figlio/allievo/assistente Rosario.
L'immersione inizia: Riccardo scende sino a -12 mt , superando un ulteriore pozzetto e percorrendo un altro condotto orizzontale.
La sistemazione ottimale della sagola riduce notevolmente la visibilità e il nostro speleosub riemerge visibilmente soddisfatto.
Dopo aver pianificato la prossima punta, concludiamo la giornata con una prospezione dell'area circostante, in un posto peraltro incantevole.
Un ringraziamento particolare al nostro socio Michele Nanzarelli, tra i primi esploratori di questa affascinante cavità e profondo conoscitore di quest'area.