martedì 17 settembre 2013

... ritorno ai Versiliesi (Abisso del Vento-Pa) sabato 14 settembre 2013




Continuano le punte topografiche-esplorative all'Abisso del Vento.
Dopo le incursioni ai Ramo Bianco e Inca stavolta tocca al Ramo dei Versiliesi, - 200 circa.
Scoperto grazie ad una risalita appena oltre la strettoia "ucca l'amma" ad opera di speleo Catanesi e Versiliesi, per posizione e circolazione d'aria è una delle zone con più prospettive del Vento.
Dopo gli anni '80 queste zone sono state ripercorse poche volte, principalmente dal CSE.
Ed eccoci a Sabato 14 settembre 2013: Corrado, Roberta, Giusy, Marcuccio, Spit.
Filiamo giù per i pozzi, Ramo delle Faglie, dei Catanesi, Alessandro, Ucca l'amma.







Risaliamo per i Versiliesi, la frattura prosegue in più direzioni. Cerchiamo di associare i rami alla topografia esistente e ritrovare i passaggi buoni descritti da Gaetano G.
Corrado, Marco e Roberta iniziano a percorrere il ramo che incrocia dopo una ventina di metri un'altra frattura quasi ortogonale e dopo sprofonda verso il fondo della grotta.
Spit e Giusy risalgono verso l'altro lato, una graziosa sala luccicante  mostra vari passaggi.
 In parte questa zona sarà da rilevare, l'aria si sente bene, sembra salire.
Arrampichiamo su un lato, una zona poco stabile ci conduce ad un livello superiore, ma l'aria scompare.Sembrerebbe salire ancora più in alto, attraverso le aperture sul soffitto nel lato opposto della sala.
I ragazzi ci gridano che serve il trapano di là, dove il ramo dei Versiliesi inizia a scendere fortemente inclinato con diversi saltini.
Sul penultimo scendiamo dal lato opposto al rilevato e al fondo.
Il fondo del pozzo è tappato da crolli ma Corrado arrampica una condottina inclinata e arriva ad un piccolo slargo apparentemente cieco.
Due piccole aperture e una flebile corrente d'aria. Iniziamo a lavorarle: io e Marco quella in basso, Corrado quella superiore.
"Spostiamo" delle lame di roccia e ci infiliamo dentro,chiude.
Corrado ha più fortuna, oltre una stretta S il condottino sale quasi verticale ma stretto e dietro si allarga su ambienti più ampi, fattibile.
Proviamo a mordere l'ostacolo, ma oggi non si passa, oggi.
Piccolo punto interrogativo che si somma alle zone da vedere bene appena sopra i salti terminali.
Torniamo indietro lasciando tutto armato, sotto il Pozzo del ramo nuovo ci ricongiungiamo alle ragazze, che hanno esaurito il repertorio di imprecazioni verso Alessandro,quello dell'omonimo ramo.
I soliti familiari pozzi e siamo fuori, spiati dai misteriosi "Dauni delle Madonie" (vero liceale?).
Pizza e qualche centinaio di chilometri di autostrada, solita storia.